Guida alla scelta dei migliori isolanti per la casa

Guida alla scelta dei migliori isolanti per la casa

Isolare termicamente la propria abitazione ha un’importanza fondamentale perchè permette sia di godere di un maggior comfort ambientale sia di risparmiare sulle spese per il riscaldamento.

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Prima di scegliere l’isolante per la casa  è fondamentale tener presente i seguenti fattori, quali:

  • proprietà dell’isolante
  • caratteristiche della struttura da isolare
  • prestazioni che si desiderano ottenere

Quali sono i fattori che contribuiscono all’isolamento termico?

Lo spessore del materiale è uno dei primi fattori che contribuiscono all’isolamento termico.  Ad uno spessore maggiore corrisponde inevitabilmente una maggiore coibentazione. Nei casi in cui è possibile, scegli, indipendentemente dal materiale, spessori consistenti.
 
Il potere coibente dei materiali termoisolanti è legato al valore della “conducibilità termica”  (“λ”); più piccolo è il valore della λ maggiore sarà il potere isolante  del materiale. Di conseguenza per isolare bene la propria casa conviene optare per materiali con una bassa conducibilità termica.
 
Lo sfasamento termico è un altro fattore da considerare.  Consiste nel tempo (in ore) impiegato dal calore per passare attraverso un materiale e raggiungere conseguentemente l’interno dell’abitazione.

Durante il periodo estivo,  i materiali ad elevato sfasamento termico permettono che il picco di calore esterno possa giungere all’interno dell’abitazione dopo molte ore in modo tale che per raffrescare l’ambiente basti aprire le finestre.
 
Non in tutte le zone climatiche è conveniente optare per un materiale con queste caratteristiche.  In alcune zone le temperature estive si mantengono elevate anche di sera e non basterebbe aprire le finestre per raffrescare; di conseguenza in questi casi conviene maggiormente puntare a limitare il calore che giunge all’interno.
 
Bisogna anche considerare  il potere traspirante del materiale, ovvero la “resistenza di diffusione al vapore’ (“µ”); come per la conduttività termica, tanto più piccolo è questo valore, tanto più il materiale è traspirante.
 
Un materiale traspirante migliora l’isolamento termico in quanto riduce la possibilità che si crei condensa; l’aria infatti è un buon isolante termico ma, in presenza di acqua liquida, perderebbe queste sue proprietà. A parità di caratteristiche fondamentali, si può optare per coibenti atossici, durevoli e resistenti al fuoco.
 

Quali sono le caratteristiche degli isolanti termici per l’edilizia?

Gli isolanti termici si dividono in tre grandi gruppi:

  • isolanti sintetici, molto vantaggiosi sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista isolante perché hanno valori di λ molto bassi (λ < 0,034), però sono poco sostenibili.
  • isolanti minerali,
  • isolanti vegetali, come ad esempio il sughero, hanno invece valori di λ più alti (λ sui 0,040 – 0,043) e sono più costosi ma hanno un miglior sfasamento termico ed una maggiore traspirabilità, oltre ad essere sostenibili ed atossici.

Per la scelta migliore è fondamentale considerare il contesto in cui si opera.
 

Gli isolanti sintetici, tra cui poliestere o polistirene espanso (EPS) sono degli ottimi isolanti termici e per questo motivo i piú diffusi. Sono molto convenienti sia dal punto di vista economico sia di facilitá di messa in posa.

La vita degli isolanti sintetici varia dai 30 ai 50 anni con una progressiva diminuzione delle prestazioni. Se il materiale non é accoppiato con altri materiali né è sporco allora è possibile riutilizzarlo.

Gli isolanti sintetici sono economici, resistenti all’acqua ed all’umidità, presentano un ottimo isolamento termico ed una facilità di posa in opera.

Gli isolanti vegetali sono materiali di origine naturale. Non presentano componenti di origine sintetica e sono completamente biodegradabili e riutilizzabili.

Tra questi ci sono la fibra di legno o di cellulosa, la fibra di canapa, la fibra di lino ed il sughero. Rispetto agli isolanti sintetici sono piú costosi ma hanno un maggior potere isolante, sia dal punto di vista termico sia acustico.

Alcuni materiali vegetali non sono di semplice posa in opera, come ad esempio la fibra di cellulosa, la quale si applica tramite un sistema denominato “insufflaggio”.

Realizzare l’insufflaggio è una tecnica semplice che non richiede lunghe tempistiche. Sono necessarie  infatti poche giornate per poter beneficiare di tutti i privilegi che offre questo intervento, il quale può essere effettuato su pareti, intercapedini e sottotetti.

Può essere realizzato sia dall’interno sia dall’esterno ed anche in case abitate, senza particolari disagi per chi vive all’interno dell’abitazione. Sarà infatti sufficiente spostare i mobili di qualche metro per poter operare al meglio.

Attualmente è la migliore soluzione in commercio per quanto riguarda conducibilità termica, incombustibilità ed assestamento nullo.

L’isolamento dell’intercapedine di pareti perimetrali o sottotetti grazie all’insufflaggio  permette di ridurre notevolmente la dispersione termica, assicurando da subito un maggiore comfort termico in casa ed un consistente risparmio.

Per migliorare ulteriormente i risultati dell’intervento è consigliabile abbinare l’installazione di apparecchi per la ventilazione meccanica localizzata con recupero di calore in modo tale da mantenere salubri e con un alto comfort termico tutti gli ambienti dell’abitazione.

Gli isolanti vegetali sono adatti a cappotti esterni ventilaticoperture ventilate o inclinate, controsoffitti, sottopavimenti e soprattutto in strutture in legno e muratura. Date le loro caratteristiche atossiche sono molto indicati per i cappotti interni.

Questi isolanti sono riciclabili e biodegradabili, atossici, traspiranti, resistenti all’umidità, generalmente durevoli, presentano un ottimo isolamento termico ed acustico.

Gli isolanti di origine minerale fanno parte della categorie di materiali di origine naturale: sono biodegradabili, riciclabili e rinnovabili. Solitamente questi materiali vengono ricavati dalle rocce. Tra i piú comuni isolanti minerali vi sono: la lana di vetro, la lana di roccial’argilla espansa, la perlite espansa, la vermiculite espansa, i feltri.

Questa tipologia di isolante è molto usata nell’edilizia in quanto ha elevate prestazioni anche inpresenza di forte umidità, è resistente alle muffe e, a differenza degli isolanti sintetici,  non è combustibile.

Questi isolanti sono sicuramente più costosi rispetto agli isolanti sintetici.

Possono essere utilizzati per cappotti, facciate ventilate, coperture ventilate, pareti divisorie, controsoffitti, sottopavimenti e solai.

Sono riciclabili e biodegradabili, durevoli, traspiranti, resistenti ad umidità e muffe, presentano un buon isolamento termico.

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Impianto di riscaldamento: il risparmio energetico

Impianto di riscaldamento: il risparmio energetico

Un impianto di riscaldamento innovativo può aiutarti a risparmiare sulla bolletta.

Per capire quale sia la soluzione migliore per la tua casa, devi tener conto di diversi fattori quali:

  • la tipologia e le caratteristiche dell’abitazione,
  • l’ambiente di riferimento,
  • la potenza richiesta, la quale varia in base ai mq da riscaldare ed alle caratteristiche dell’isolamento della  casa,
  • le fonti energetiche disponibili,
  • le necessità di utilizzo.

Le varie tipologie di impianto di riscaldamento a confronto

  • riscaldamento a battiscopa. Viene installato lungo il perimetro delle stanze,  sostituisce il tradizionale zoccolo offrendo molteplici vantaggi: non necessita di particolari opere murarie, è quasi invisibile, non solleva polvere e garantisce una diffusione del calore molto efficiente per l’utilizzo di poca acqua nell’impianto, adattandosi al meglio ai sistemi alimentati ad energia solare. Inoltre, con gli elementi installati sulle pareti esterne dell’abitazione, con l’aria calda che risale dalle apposite fessure poste sulla parte alta, questa tipologia di riscaldamento mantiene asciutti i muri diffondendo un calore omogeneo in tutto l’ambiente. Con questa tipologia di riscaldamento è possibile risparmiare fino al 30% dei costi in bolletta rispetto ad un sistema tradizionale.
  • riscaldamento a pavimento. Utilizza un sistema radiante, a pannelli. Rispetto al riscaldamento a battiscopa, non solleva polvere e consente di accostare i mobili alle pareti senza il rischio del deterioramento dovuto alla concentrazione dell’aria calda. E’ capace di lavorare a basse temperature, ed  oggi è disponibile sia con sistemi basati sulle tubazioni sia su conduttori elettrici che assolvono le stesse funzioni. Le serpentine, utilizzate per l’irraggiamento del calore ed anche per il raffrescamento, assicurano l’efficienza dell’impianto che necessita però di un termostato installato in ogni ambiente. Lo spegnimento completo dell’impianto rischia di annullarne i vantaggi economici.

Con questa tipologia di riscaldamento a pavimento è possibile risparmiare fino al 25% dei costi in bolletta rispetto ad un sistema tradizionale.

  • riscaldamento elettrico. L’adozione di questo sistema di riscaldamento diventa conveniente nel momento in cui la produzione di elettricità viene affidata ad un sistema di autoproduzione da fonti rinnovabili. (ad esempio attraverso il fotovoltaico). I moderni sistemi di climatizzazione, per quanto efficienti e certificati, si distinguono soprattutto per la capacità di ottimizzare la resa dell’energia per autoconsumo. Con questa tipologia di riscaldamento è possibile risparmiare in funzione della quantità di energia autoprodotta, arrivando fino ad azzerare i costi di esercizio.
  • riscaldamento a soffitto. Per il soffitto viene utilizzata la radiazione termica incidente, di tipo diretto o indiretto. Utilizzando l’irraggiamento delle superfici della stanza, al posto della circolazione dell’aria, il funzionamento richiama quello del sole,  senza il rischio di spiacevoli scottature. L’ampia superficie radiante e temperature di esercizio che raggiungono al massimo i 40 gradi, garantiscono sicurezza ed efficienza. Le superfici assorbono fino al 90% della radiazione termica, con una percentuale di irraggiamento prossima al 100%. Inoltre, il riscaldamento a soffitto non solleva polvere, può essere abbinato al raffrescamento, non limita la scelta dei materiali (rispetto al riscaldamento a pavimento), non comporta ingombri e consente di utilizzare tutte le superfici della stanza, risultando ottimale anche per il sottotetto. Con questa tipologia di riscaldamento è possibile risparmiare circa il 2% per ogni grado in meno nella temperatura di mandata (40° contro i 70° dei sistemi tradizionali).
  • riscaldamento ad infrarossi. E’ una delle tecnologie più all’avanguardia in fatto di comfort domestico.  Sfrutta i vantaggi dell’irraggiamento attraverso onde elettromagnetiche che riscaldano le superfici della stanza. La dispersione di calore risulta minima e, come altri sistemi, consente di mantenere gli ambienti asciutti, concentrare la produzione di calore in determinate aree  e senza sollevare polvere o creare ingombro. Non si tratta di un sistema di riscaldamento pericoloso per la salute.  Studi ne dimostrano addirittura vantaggi per il sistema immunitario. Anche l’installazione risulta semplice, con costi di manutenzione ridotti al minimo. Questo sistema di riscaldamento, se abbinato all’autoproduzione di elettricità con il fotovoltaico, può annullare i costi energetici e risparmiare oltre il 50% rispetto ai sistemi tradizionali.

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