Bonus ristrutturazione casa: detrazioni fiscali 2020

Bonus ristrutturazione casa: detrazioni fiscali 2020

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla prima stesura della nuova Legge di Bilancio 2020 che prevede  misure ufficiali per la proroga delle detrazioni per la casa, relative a lavori ristrutturazioni per il prossimo anno 2020 con una serie di conferme, proroghe e novità.

  • ristrutturazioni edilizie e bonus mobili ed elettrodomestici;
  • lavori di riqualificazione energetica;
  • realizzazione di impianti di micro-cogenerazione;
  • sismabonus.

Nella nuova Legge di Bilancio 2020 alle detrazioni per la casa si aggiunge anche la nuova detrazione prevista per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici.

Quali sono le misure ufficiali confermate relative alle detrazioni ristrutturazione casa 2020?

Il testo della nuova Legge di Bilancio conferma la proroga dello sconto Irpef sui lavori di ristrutturazione edilizia, cancellando termini di scadenza e puntando a rendere la misura della detrazione al 50% invece che al 36% a regime e strutturale. Dunque continuerà ad essere prevista una detrazione Irpef del 50% su un tetto massimo di spesa di 96.000 euro per i lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria di immobili per uso abitativo e ripartite in dieci quote annue di pari importo.

Possono richiedere il bonus ristrutturazioni, i proprietari dell’immobile oggetto di lavori ma affittuari, comodatari ed altri soggetti che sostengono le spese di ristrutturazione e possono dimostrare l’effettiva spesa sostenuta.

Inoltre, le detrazioni fiscali valgono non solo per i lavori veri e propri di ristrutturazione ma anche per tutte le spese effettuate per progetti, perizie e sopralluoghi, acquisto dei materiali, per prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento, per la messa in regola degli edifici, per gli oneri di urbanizzazione.

Bonus Facciate, la vera e propria novità della nuova Legge di Bilancio 2020

Il bonus facciate è  la vera novità nell’ambito delle detrazioni sui lavori in casa nel 2020.

Dal 1° gennaio 2020 debutterà la nuova detrazione del 90% sulle spese sostenute per la ristrutturazione delle facciate di edifici privati e condomini. Sarà la Legge di Bilancio 2020 a rendere ufficiale la novità e successivamente spetterà all’Agenzia delle Entrate  il compito di definire le regole applicative.

Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 i contribuenti che effettueranno lavori di manutenzione sulle facciate degli edifici, ville, appartamenti privati o condomini, potranno accedere alla detrazione fiscale del 90% che non prevede limiti in merito al totale delle spese detraibili.

Innanzitutto, sarà applicabile ai lavori effettuati su tutte le tipologie di edifici. Non solo condomini, ma ancheappartamenti privati. Si tratterà di un “derivato” del bonus ristrutturazioni, con un’estensione dell’elenco dei lavori ammessi in detrazione fiscale.

A differenza della detrazione del 50 %, il bonus facciate riguarderà anche i lavori di manutenzione ordinaria, come la semplice tinteggiatura delle pareti esterne degli edifici. Non sono previsti, ad oggi, limiti di spesa. Il contribuente potrà detrarre il totale dell’importo sostenuto per i lavori.

Il bonus facciate completerà il quadro delle agevolazioni sui lavori in casa e, a partire dal 2020, accanto alle ristrutturazioni interne delle abitazioni, ai contribuenti verranno rimborsate anche le spese per i lavori di rifacimento esterno.

Salvo novità, il bonus facciate sarà fruibile a partire dai lavori avviati dal 1° gennaio 2020 e, come tutte le detrazioni fiscali, il rimborso del 90% sarà riconosciuto come credito d’imposta in dichiarazione dei redditi.

Ecobonus: le novità nella Legge di Bilancio 2020

Gli interventi di riqualificazione energetica, sarebbero dovuti essere in scadenza alla fine di quest’anno, ma è stata prevista una proroga fino al 31 dicembre 2021 alle stesse condizioni attualmente previste.

Le detrazioni restano al 65% per interventi di risparmio energetico ed al 50% per interventi relativi a installazione di nuovi infissi, sostituzione di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione o a pellet, per le schermature solari.

Le detrazioni dell’ecobonus valgono anche per:

  • installazione di pannelli solari;
  • lavori per riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

L’Ecobonus 2020  proroga, fino alla fine del 2020, gli incentivi fiscali per tutti coloro che effettuano interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche su un’abitazione.

Dà diritto ad una detrazione Irpef dal 50% al 65%, incrementata fino al 75% nel caso di lavori in condominio.

Il contribuente ha diritto ad una detrazione del 50% per i seguenti lavori:

  • interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
  • schermature solari;
  • caldaie a biomassa;
  • caldaie a condensazione( con efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.18/2013)

Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02)

Una detrazione al 65% per i seguenti interventi:

  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
  • pompe di calore;
  • sistemi di Building Automation;
  • collettori solari per produzione di acqua calda;
  • scaldacqua a pompa di calore;
  • generatori ibridi.

Una detrazione al 70% o 75% per i seguenti interventi:

Se si tratta di interventi di tipo condominiale,la detrazione vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con limite di spesa di 40.000€ moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. 

Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio ad una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%.

Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%.

Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000€, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.

La legge dispone anche  la proroga al 31 dicembre 2020 per le spese sostenute per la  riqualificazione energetica e, tra il novero dei costi ammessi, rientrano anche le spese messe in atto per acquistare tende da sole, interne ed esterne all’abitazione, installate per provvedere e migliorare le schermature solari dell’edificio.

Bonus mobili 2020: detrazioni ufficiali ed importi

Anche per  il 2020, il Bonus mobili permetterà di avere una detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+  per l’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione vale su una spesa massima di 10mila euro e viene divisa dieci quote annuali di pari importo.

Al fine di dimostrare l’avvenuta spesa di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredo di una casa in ristrutturazione è fondamentale effettuare i dovuti pagamenti con sistemi tracciabili indicati dall’Agenzia delle Entrate  (bonifico, bancomat, carta di debito o carta di credito) e conservare

tutte le ricevute di pagamento o altri documenti che attestino l’avvenuto pagamento.

Se si effettuano pagamenti con assegni, contanti o altri mezzi di pagamento non tracciabili, non è possibile beneficiare del bonus mobili 2020.

Cosa si può acquistare con il bonus mobili 2020?

Con il bonus mobili 2020 è possibile acquistare ogni genere di arredamento e di mobile, oltre ad elettrodomestici aventi  un’elevata classe energetica. Si possono acquistare:

  • letti e materassi;
  • comodini;
  • armadi;
  • cassettiere;
  • librerie;
  • scrivanie;
  • divani e poltrone;
  • tavoli e sedie;
  • credenze;
  • apparecchi di illuminazione che rappresentano un importante completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione;
  • grandi elettrodomestici, purchè dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni.

Per  l’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica, è possibile usufruire del bonus solo se non è ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica per quella tipologia di elettrodomestico.

Tra i grandi elettrodomestici rientrano lavatrici, congelatori, frigoriferi, asciugatrici, lavastoviglie, forni a microonde, stufe elettriche, ventilatori elettrici, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Sismabonus: detrazioni fiscali fino all’85%

Nella nuova Legge di Bilancio è stata prevista anche una proroga di tre anni del Sismabonus, per cui la scadenza slitta dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2024, sia per gli interventi in zona sismica 1 e 2, sia per quelli in zona sismica 3 (abitazioni ed edifici produttivi).
Il Sismabonus prevede detrazioni fiscali fino all’85% per chi effettua lavori volti al risparmio energetico e di adeguamento sismico con estensione delle agevolazioni previste anche ad imprese e capannoni.

Il Sismabonus prevede una detrazione o sconto immediato in fattura per interventi di riduzione del rischio sismico effettuati sulle abitazioni ed attività produttive. 

L’incentivo fiscale è pari al 70% in caso di riduzione di 1 Classe di rischio sismico. 

La detrazione è invece pari al 75% se il miglioramento è pari a 2 classi di rischio.

Per interventi effettuati su condomini, la detrazione è pari al 75% per il miglioramento di una classe di rischio e dell’85% nel caso il miglioramento sia di 2 classi di rischio.

Agevolazioni per eliminazione delle barriere architettoniche presenti tra le mura domestiche

Ci sono interventi non strettamente inquadrati come “abbattimento delle barriere architettoniche” che godono delle agevolazioni e che possono risultare di utilità per le persone con disabilità che desiderino rendere la propria casa più agevole.
Si può usufruire delle agevolazioni fiscali  per lavori effettuati allo scopo di eliminare le barriere architettoniche. Ci si riferisce in particolare a lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere ed “aventi a oggetto ascensori e montacarichi, dando quindi la possibilità alle persone con difficoltà motorie di usufruire della detrazione per l’acquisto e l’installazione di un ascensore o di un montascale.
Si dà inoltre la possibilità di godere di sgravi per quelle opere finalizzate “alla realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi, ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge n.104/1992.

Sono quindi le persone con handicap grave a poter godere di quest’ultimo e più ampio tipo di agevolazioni, che però si possono applicare “unicamente per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, mentre non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti. Non rientrano nell’agevolazione l’acquisto di beni come telefoni viva-voce, computer, tastiere espanse, strumenti che rientrano nella categoria dei sussidi tecnici ed informatici per i quali, in certi casi, si può godere della detrazione IRPEF del 19%.

Oltre alle agevolazioni fiscali previste strettamente per l’eliminazione delle barriere architettoniche sono previsti altri interventi per i quali chiunque può fruire della detrazione IRPEF al 50%. Questi interventi  possono aiutare le persone a rendere la propria abitazione o il proprio condominio più accessibile.

Rientrano nel complesso di interventi individuati come ristrutturazione edilizia “quelli rivolti a trasformare un fabbricato mediante un insieme di opere che possono portare ad un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente”, tra le molte tipologie di intervento per le quali si può ottenere uno sgravio fiscale.

Tipologie di intervento per le singole unità abitative:

  • Allargamento porte con demolizioni di modesta entità, realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle unità immobiliari e dell’edificio.
  • Allargamento porte e finestre esterne con demolizioni di modeste proporzioni di muratura
  • Ascensore: nuova installazione o sostituzione di quello preesistente (esterno o interno) con altro avente caratteri essenziali diversi, oppure per adeguamento L. 13/89.
  • Citofoni, videocitofoni e telecamere: sostituzione o nuova installazione con le opere murarie occorrenti.
  • Gradini: sostituzione gradini interni ed esterni, modificando la forma, le dimensioni o i materiali preesistenti.
  • Montacarichi: nuova installazione e sostituzione di quello preesistente con altro avente caratteristiche (materiali e colori) diverse da quelle preesistenti.
  • Pianerottolo: riparazione struttura con dimensioni e materiali diversi da quelli preesistenti.
  • Porte esterne: nuova installazione o sostituzione con altre aventi sagome o colori diversi e viceversa.
  • Sanitari: sostituzione di apparecchi sanitari. Questo intervento è  detraibile solo se integrato o correlato ad interventi maggiori di ristrutturazione.

Tipologie di intervento sulle parti condominiali

  •   Allargamento porte interne con demolizioni di modesta entità

Sono considerate opere di manutenzione straordinaria “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.”

Tra gli interventi di manutenzione straordinaria ammessi all’agevolazione si annoverano:

  • installazione di ascensori e di scale di sicurezza
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
  • rifacimento di scale e rampe

Si tratta di interventi, i quali anche  se realizzati nell’ottica dell’accessibilità della propria abitazione, possono portare importanti benefici per le persone con disabilità, garantendo più ampi spazi di movimento e possibilità di utilizzare l’ascensore a persone con disabilità motorie che utilizzano una carrozzina.

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